Risonanza Magnetica

La RM è una metodica relativamente recente, introdotta all’inizio degli anni ’80 e originariamente utilizzata come tecnica spettrometrica dai biochimici. Nel corso degli anni, la sua applicazione si è estesa al campo della diagnostica medica, inizialmente concentrata nel settore neurologico per esaminare le patologie dell’encefalo e del midollo spinale, per poi essere impiegata in varie sedi anatomiche e per diverse patologie.

Questa tecnica multidimensionale acquisisce immagini direttamente in tre dimensioni, sfruttando processi biochimici per la ricostruzione delle immagini. Tale approccio offre un’elevata risoluzione del contrasto delle immagini, permettendo la visualizzazione di strutture anatomiche eterogenee, come muscoli, tendini, cartilagini e ossa, su uno stesso piano, a differenza della tomografia computerizzata (TAC).

La RM è un metodo non invasivo, privo di radiazioni, e l’eventuale utilizzo di mezzi di contrasto presenta un basso potenziale allergico, inferiore rispetto a quello associato alla TAC. Queste caratteristiche ne fanno uno strumento diagnostico sicuro e affidabile per una vasta gamma di condizioni cliniche, consentendo una valutazione dettagliata e precisa senza rischi per il paziente.