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La mobilizzazione del paziente allettato: una guida essenziale per la cura e il benessere

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La mobilizzazione del paziente allettato rappresenta una componente cruciale dell’assistenza sanitaria, essenziale per prevenire una serie di complicanze che possono derivare dall’immobilità prolungata. Garantire che un paziente mantenga una posizione corretta e sia regolarmente spostato non solo riduce il rischio di patologie posturali e contratture muscolari, ma previene anche la formazione di piaghe da decubito e complicanze respiratorie e cardiovascolari. Queste problematiche sono comuni nei pazienti costretti a letto per periodi prolungati e possono influire gravemente sulla loro qualità della vita.

La mobilizzazione deve essere effettuata con attenzione, adattandosi alle capacità del paziente. Esistono principalmente due modalità di mobilizzazione: attiva e passiva, a seconda che il paziente sia in grado di collaborare o meno. Ogni tecnica richiede competenze specifiche per garantire sicurezza e comfort al paziente, proteggendo allo stesso tempo l’operatore o il caregiver coinvolto.

Perché è importante mobilizzare il paziente allettato?

I pazienti allettati sono particolarmente vulnerabili alla formazione di piaghe da decubito, causate dalla pressione continua esercitata dai tessuti corporei contro il letto o altre superfici di appoggio. Questa pressione ostacola la circolazione sanguigna e porta a danni cutanei che possono evolversi in lesioni gravi. Oltre alle piaghe, l’immobilità prolungata può causare problemi respiratori dovuti alla compressione dei polmoni, complicanze cardiovascolari, e un generale deterioramento della condizione fisica.

La mobilizzazione regolare del paziente allettato è quindi fondamentale per favorire una buona circolazione, mantenere la funzionalità muscolare e articolare, e prevenire la comparsa di complicanze più serie.

Mobilizzazione attiva: quando il paziente può collaborare

La mobilizzazione attiva si applica a quei pazienti che sono in grado di partecipare, anche minimamente, al proprio movimento. Questi pazienti, seppur limitati nella mobilità, possono contribuire agli spostamenti, favorendo così una maggiore autonomia. La partecipazione del paziente, anche parziale, non esclude la necessità di assistenza, che deve comunque essere fornita da un operatore sanitario o da un caregiver per garantire sicurezza e prevenire movimenti errati.

In questi casi, è importante guidare il paziente durante le operazioni di mobilizzazione, assistendolo nel movimento del tronco e degli arti, e sostenendolo nei cambi di posizione, come dal letto alla carrozzina o semplicemente per variare la posizione da supina a seduta. Il paziente può essere aiutato a piegare le gambe e a ruotare il busto, così da facilitare il passaggio verso la posizione desiderata. Questi movimenti devono essere eseguiti con delicatezza, valutando la condizione fisica e le capacità del paziente.

Mobilizzazione passiva: assistenza per pazienti non collaboranti

Quando il paziente non è in grado di partecipare attivamente al movimento, si interviene con la mobilizzazione passiva, una tecnica che richiede maggiore attenzione e l’impiego di uno o più operatori. La mobilizzazione passiva è indicata per pazienti completamente dipendenti, come coloro che soffrono di disabilità gravi o hanno subito interventi che ne limitano temporaneamente la mobilità.

In questo caso, la procedura prevede che l’operatore (o più operatori) effettui i movimenti al posto del paziente, sollevando e spostando il corpo in modo sicuro. Il trasferimento del paziente da una posizione all’altra, come dal letto alla sedia a rotelle, richiede l’uso di tecniche appropriate per evitare danni alla schiena del paziente o lesioni agli operatori. Spesso, sono necessari due operatori: uno posizionato davanti al paziente per eseguire i movimenti principali, e l’altro dietro per offrire ulteriore sostegno e controllo durante lo spostamento.

Ausili per la mobilizzazione: supporti indispensabili per una gestione sicura

Esistono diversi ausili progettati per facilitare la mobilizzazione e ridurre il rischio di complicanze sia per i pazienti che per gli operatori. Tra questi, troviamo i sollevatori meccanici, che permettono di spostare il paziente senza eccessivo sforzo fisico, e i letti regolabili, che possono essere manuali o elettrici. Questi letti permettono di variare l’altezza e l’inclinazione del paziente, rendendo più semplice l’operazione di mobilizzazione e riducendo il rischio di lesioni da decubito.

Per i pazienti non collaboranti, sono disponibili sistemi di trasferimento che agevolano lo spostamento in sicurezza. Questi dispositivi includono assi e teli per il trasferimento, progettati per minimizzare l’attrito e facilitare lo scivolamento del paziente da una superficie all’altra, garantendo una procedura più fluida e sicura.

Prevenzione delle complicanze legate all’immobilità

La mobilizzazione regolare del paziente non è solo una questione di comfort, ma rappresenta una vera e propria strategia preventiva contro molte complicanze legate all’immobilità. Una mobilizzazione frequente e corretta previene il deterioramento fisico, promuove una migliore respirazione, migliora la circolazione sanguigna e riduce il rischio di infezioni polmonari, trombosi e problemi articolari.

Conclusione

La mobilizzazione del paziente allettato è un aspetto fondamentale dell’assistenza sanitaria, che richiede competenze specifiche e l’utilizzo di tecniche adeguate per garantire sicurezza e prevenire complicanze. Che si tratti di mobilizzazione attiva o passiva, ogni intervento deve essere eseguito con attenzione, valutando le condizioni del paziente e utilizzando, se necessario, ausili tecnologici per agevolare il trasferimento.

Investire tempo ed energie nella mobilizzazione non solo migliora la qualità della vita del paziente, ma ne previene il deterioramento fisico, favorendo un recupero più rapido e sicuro.


Se stai assistendo un familiare allettato e hai bisogno di un supporto qualificato, Oneshot offre servizi di mobilizzazione del paziente direttamente a domicilio. I nostri professionisti garantiscono interventi sicuri, competenti e personalizzati per migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire complicanze da immobilità. Contattaci per maggiori informazioni.

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